Il mio percorso nel mondo del design
Poco prima di laurearmi in Design e Comunicazione visiva al Politecnico di Torino ho iniziato a lavorare in uno studio di ricerca tendenze.
Qui ho nutrito la mia curiosità e manualità con colori e tessuti.
Spoiler: non ho mai smesso.
Non da fashion victim, ma da appassionata di storie, processi, estetiche, etichette e cuciture.
Ora nel mio quotidiano c’è molta varietà: dallo progettazione di un prodotto, un logo, una brochure, un catalogo, un sito, allo sviluppo in 3D di concept per ambienti privati e spazi espositivi.
QUALCHE ANEDDOTO
Tra i miei tesori ci sono 80 matite Caran D’Ache Supracolor che ripongo sempre in ordine per colore nella loro scatola in legno.
Mi diletto nel cucito, dalla confezione alle riparazioni dei capi per il mio guardaroba perché sia composto di poche cose, ma di qualità.
Ereditata la collezione di bottoni della nonna, ho lanciato il mio progetto Emamade che puoi trovare su Instagram e Facebook.
Suonavo dignitosamente il violino, ora lo rispolvero in rare e private occasioni.
Ho sviluppato una certa abilità in cucina divertendomi a riprodurre ed inventare ricette svuotafrigo.
Ho un debole per le Dolomiti, meta preferita soprattutto in estate.
Emanuela Stefani
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